MozartReloaded

«Adesso scrivile una buona volta una lettera assennata, dentro ci puoi mettere anche degli scherzi, ma in modo da farle capire che tutte le lettere ti sono arrivate; così non dovrà più preoccuparsi e stare in pensiero.»

Nelle lettere alla cugina Mozart tratta le parole come fossero suoni in musica. Le sue capacità combinatorie danno luogo a scritti in cui si intravvede qualcosa dei giochi di parole letterari di Raymond Queneau o di Umberto Eco. Bisogna sottolineare che si tratta di scritti indirizzati a una persona con cui era in intima confidenza. Non è diverso dal leggere i testi di certe intercettazioni telefoniche: si resta spesso molto stupiti o contrariati da certe espressioni e dalla pesantezza delle allusioni.

Quella che vi proponiamo è una serata in compagnia di un Mozart che contraddice tutto ciò che normalmente si pensa di un genio. Il gioco si estende ovviamente anche alla musica: ci sarà l’esecuzione, la scomposizione e la ricomposizione, l’improvvisazione e la lettura delle lettere alla cugina, il tutto seguendo lo stesso scopo ludico e provocatorio con cui sono state scritte: »Pure spero, con l’aiuto del divino dileggio, che non ci siano conseguenze maialesche o peggio.

Francesco Facchini/violino

Fumiyo Sato/pianoforte

Luca Xelius Martegani/live remix

Simon Waldvogel/voce recitante

 

Programma:

Valentin Silverstrov (*1937), Der Bote – 1996,

per pianoforte con coperchio completamente chiuso

Roland Moser (*1943), Adagio…von einem ganz sonderbaren goût: parafrasi dal secondo movimento della Sonata KV7 di Mozart (1764)

Diversi frammenti mozartiani e rielaborazioni elettroacustiche