Categoria: Passato

Coherence

Sabato 26 settembre 2020
Teatro Paravento, Locarno (CH), ora da definire
Fine settembre 2020 (data da definire) – Nuovo spazio di Giubiasco (CH), ora da definire

Natalie Wagner – coreografia Nadir Vassena – musica Kristin Mente – danza Rika Yotsumoto – danza Dr. Inga-Maria Eichentopf – consulenza scientifica

Indagare l’effetto dell’arte sulle persone è da tempo alla base delle indagini artistiche della danzatrice e coreografa Natalie Wagner. Perché a volte si percepisce una performance come coinvolgente (addirittura ‘magica’) e si stabilisce una connessione tra performer e pubblico che non si può né capire né descrivere veramente. Cosa succede in questi rari momenti? E’ possibile raggiungere ed eventualmente pilotare una ‘coerenza’ tra ballerino e spettatore attraverso composizioni coreografiche e musicali? Cosa significa questo per i ballerini in termini di fisicità? Queste alcune delle domande che animano il progetto COHERENCE (vivarts.org) che vengono letteralmente portate in scena, anche grazie all’utilizzo di strumentazioni che misurano il battito cardiaco dei danzatori e del pubblico e alla collaborazione interdisciplinare con fisici e neuropsicologi.

Natalie Wagner è una ballerina e coreografia freelance svizzera, attualmente residente a Dresda. Ha collaborato con diversi coreografi come ballerina come Lior Lev (IL, DE), Charlotta Öfverholm (SE), Katja Grässli (NL), Adi Salant (IL) e Jérôme Bel (FR) per citarne alcuni. Nel 2006 fonda la sua compagnia naway company con cui crea opere brevi o interi spettacoli. Nel 2011 ha completato i Master di Advanced Studies in Pedagogia della danza presso la Zürcher Hochschule der Künste e attualmente sta completando il suo Master in Coreografia presso Palucca Hochschule für Tanz Dresden.

Nadir Vassena, nato a Lugano nel 1970, ha studiato composizione a Milano con Bruno Zanolini e a Feriburg

i.B con Johannes Schöllhorn. Nel 1993 partecipa ai corsi di composizione di Royaumont tenuti da Brian Ferneyhough. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra i principali: Wettbewerb des Westdeutschen Rundfunks, Hochschule der Künste-Berlin, Mozartwettbewerb Salzburg, Christoph Delz-Stiftung, Stipendiat der Akademie Schloss Solitude Stuttgart, Mitglied des Istituto Svizzero di Roma, Kompositionsstipendium der Stiftung Landis & Gyr. Dal 2004 al 2011 cura, insieme a Mats Scheidegger, la direzione artistica dei Tage für neue Musik di Zurigo.E’ professore di composizione al Conservatorio della Svizzera Italiana (Scuola universitaria di musica).

Dr. Inga-Maria Eichentopf, fisica e danzatrice della Hochschule Mittweida (IKKS). 2014-2018 Ricerca e insegnamento presso la Hochschule Ruhr West (Mülheim an der Ruhr). 2008-2013 Dottorato presso il Leibniz-Institut für Oberflächenmodifizierung (Leipzig).

Mondrian Ensemble in NO REALITY

venerdì 5 giugno 2020
LAC Lugano, Teatrostudio, 19.00 h

Ivana Pristašová – violino Petra Ackermann – viola Petra Ackermann – pianoforte Karolina Öhman – violoncello

Mathias Steinauer: Schlussstein für Streichtrio und Orgalitho-Stein (2008)
 Hans-Jörg Meier: TRE für grosses Lithophon solo (2015)
 Mathias Steinauer: Fossils&Shadows für Lithophon und Klavierquarett (1999/2018) UA
 Jannik Giger: prima assoluta per Ensemble Mondrian
 Edu Haubensak: No Reality für Klavierquartett und Lithophon (Orgalitho in Skordatur) und Tamtam UA (2018)

Il concerto di NO REALITY è incentrato sui “suoni di pietra”. Nel 1991, un gruppo di ricerca del Politecnico di Zurigo fu il primo a occuparsi di pietre sonore, fatte risuonare per mezzo di sistemi meccanici. Al contempo furono creati una serie di strumenti di pietra e un’associazione dedicata alla musica scritta per questi strumenti. In NO REALITY il Mondrian Ensemble presenterà alcune di queste opere e le combinerà con composizioni di Edu Haubensak, Hans Jürg Meir, Mathias Steinauer. Infine, i paesaggi sonori microtonali di Haubensak e i suoni di pietra verranno riuniti nella composizione NO REALITY – un lavoro per quartetto con pianoforte, litofono (strumento di pietra) e tam-tam di Edu Haubensak. Sarà ospite d’eccezione la percussionista svedese Erika Öhman. Tra la New Music e l’affermato business della musica classica, che si occupa principalmente della musica tra Bach e Stravinsky, c’è un divario di repertorio che cresce ogni giorno di più. Il Mondrian Ensemble affronta questa lacuna dal 2000, occupandosi sia di musica nuova che del repertorio classico-romantico. L’ensemble ama particolarmente sperimentare connessioni trasversali che si manifestano solo al secondo sguardo. Poco dopo la sua fondazione nel 2000, il Mondrian Ensemble ha vinto il ‘Concours Nicati -Concours d’interprétation de musique contemporaine’, il Géraldine Whittaker Prize, un terzo premio al concorso di musica da camera del Migros Genossenschafts-Bund nel 2003, seguito da debutti alla Tonhalle Zurich (2003), al Festival di Lucerna (2005), al Musikverein Vienna (2006) e alla London Wigmore Hall (2007), oltre a numerose apparizioni al Musikverein Vienna (2006) e alla London Wigmore Hall (2007). Numerosi compositori hanno composto per l’Ensemble Mondrian – tra cui Dieter Ammann, Rudolf Kelterborn, Detlev Müller-Siemens, Roland Moser, Felix Profos, Jürg Frey, Wanja Aloe, Michel Roth e Martin Jaggi. Diversi sono le pubblicazioni discografiche all’attivo (Grammont Portrait, WERGO). Il Mondrian Ensemble ha ricevuto nel 2007 il ‘Swiss Ambassador Award’ e nel 2011 il ‘Werkjahr für musikalische Interpretation der Stadt Zürich’.

Ivana Pristašová è un solista e camerista amata in tutta Europa. Oltre alla musica classica, si occupa intensamente di musica contemporanea e ha eseguito in prima assoluta innumerevoli opere. Ha studiato violino al Conservatorio di Bratislava e all’Università di musica e arti dello spettacolo di Vienna con il Prof. M. Frischenschlager. Ivana Pristašová ha lavorato intensamente con il Klangforum Wien e l’ensemble oenm/ Austrian per la musica contemporanea di Salisburgo in numerosi progetti in tutta Europa. Oggi è membro dell’Ensemble Phace/contemporary Music di Vienna, che si esibisce in molti importanti festival. Come camerista Ivana Pristašová ha suonato con importanti artisti come Benjamin Schmidt, Robert Cohen, Vladimir Mendelssohn, Gottlieb Wallisch e Patricia Kopatschinskaja e ha lavorato intensamente con compositori come

S. Sciarrino, H. Lachenmann, G. F. Haas, E. Poppe, B. Gander. B. Furrer e altri. Da tempo si interessa al jazz e alla world music. Ha inoltre partecipato a diverse tournée e produzioni discografiche con la ‘Vienna Art Orchestra’ sotto la direzione di Matthias Rüegg. Vive con la sua famiglia in Svizzera dal 2012.

Petra Ackermann è nata nel 1974 a Klagenfurt, in Austria. Ha studiato con Siegfried Führlinger alla University of Music and Performing Arts di Vienna e alla Royal Academy of Music di Londra con John White e Jan Schlapp (viola barocca). Determinante nella sua formazione artistica è stata la collaborazione con Garth Knox, con il quale ha studiato il repertorio contemporaneo di viola a Parigi. Petra Ackermann è dedicatario di numerose opere e ha collaborato con importanti compositori come Beat Furrer, Friedrich Cerha, Georg Friedrich Haas, Klaus Lang, Pierluigi Billone, Peter Maxwell-Davies, Pierre Boulez e Jonathan Harvey. Come solista ha tenuto diversi concerti al Musikverein e alla Konzerthaus di Vienna. È regolarmente invitata a festival rinomati come Wien Modern, Musikprotokoll Graz, Klangspuren Schwaz, Carinthischer Sommer, Salzburger Festspiele. È stata anche musicista ospite con Klangforum Wien e l’Ensemble Contrechamps. Lavora anche a stretto contatto con musicisti dell’ambito jazz, dell’elettronica e della world music. Nel 2009 è stata premiata con il Förderpreis für Musik des Landes Kärnten.

Tamriko Kordzaia si era già fatta un nome nella sua patria georgiana come interprete di Haydn e Mozart. Dopo il suo trasferimento in Svizzera, continua questa occupazione, ma sempre più spesso si concentra anche sulla nuova musica, soprattutto quella delle giovani generazioni di compositori. Il fatto che non deve necessariamente essere una contraddizione è dimostrato dai suoi programmi solisti, in cui elementi apparentemente inconciliabili si incontrano sempre di nuovo: oltre alla musica classica viennese, le prime mondiali, le composizioni post-minimaliste di Messiaen e le opere di musicisti della scena rock e techno. Nel 2005 ha registrato tutti i lavori pianistici di Christoph Delz su CD. Tamriko Kordzaia ha studiato a Tbilisi con Nana Tschikwaidse, Nodar Gabunia e Nana Chubutia, in Svizzera con Homero Francesch e Hans-Jürg Strub. Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui il primo premio e il premio per l’interpretazione di Mozart al Concorso Internazionale Sakai in Giappone e il Premio per la promozione culturale della città di Winterthur. È docente all’Università delle Arti di Zurigo e al Conservatorio di Winterthur. Tamriko Kordzaia vive a Zurigo ed è membro del Mondrian Ensemble dal 2008.

La violoncellista svedese Karolina Öhman si esibisce a livello internazionale come interprete di musica contemporanea. Come solista e camerista, ha eseguito in prima assoluta numerose opere in luoghi come la Queen Elisabeth Hall di Londra, al Festival Archipel di Ginevra, al Festival Exstension di Parigi e alla Société de Musique Contemporaine di Losanna. Dal 2012 è membro del Curious Chamber Players Stockholm e dell’Ensemble NeuverBand Basel ed è stata ospite dell’Ensemble Intercontemporain a Parigi, dell’Ensemble Phoenix Basel, del Collegium Novum Zurich e dell’Ensemble Scenatet Denmark. Karolina ha studiato con Torleif Thedéen, Thomas Demenga e Thomas Grossenbacher e si è diplomata con un diploma solista e un master in musica contemporanea. Ha vinto una borsa di studio del Darmstädter Ferienkurse 2010 e nello stesso anno ha vinto il primo premio al Concorso ZHdK per la musica contemporanea. Nel 2013 Karolina ha ricevuto il 1° premio al ‘Concours Nicati -Concours d’intérpretation de musique contemporaine’. Ha anche ricevuto varie Borse di studio, tra l’altro della Fondazione Pierino Ambrosoli di Zurigo e della Fondazione Ernst Göhner ed è stata accettata nel 2010 nell’ambito del Percento culturale Migros Concert Brokerage. Karolina è membro del Mondrian Ensemble dal 2014 e vive a Basilea.

Liber Abaci – Live Coding

venerdì 15 maggio 2020
Lugano, LAC, Teatrostudio, 19.00

L’olandese Timos Hoogland presenta per OGGIMUSICA un’innovativa performance audiovisiva di live-coding per suoni spazializzati, che esplora l’uso di concetti matematici per la creazione di texture sonore, pattern e strutture musicali. Ad attirare l’autore è infatti la capacità dei numeri e delle formule matematiche di catturare la bellezza della natura, con i suoi pattern modulari (come i frattali), le sue sequenze (come la serie di Fibonacci), le sue funzioni periodiche (come quelle del suono delle vocali). Nella performance, per mezzo di tecniche di composizione seriali applicate al live-coding, vengono esplorate e sviluppate musicalmente alcune delle sequenze catalogate nell’OEIS (Enciclopedia On-line delle Sequenze di numeri Interi). Ne scaturisce una composizione algoritmica semi-improvvisata, una ode a Leonardo di Pisa e al suo Liber Abaci del 1202.

Timo Hoogland è un creativo (live)coder con sede a Utrecht, Paesi Bassi. Si è laureato nel settembre 2017 al Bachelor of Audio Design in Creative Media and Game Technologies con doppia lode alla HKU University of Arts Utrecht. Nel 2015 ha esposto Soularis, un sequencer virtuale dove l’utente può posizionare pianeti di diverse dimensioni e colori in un ambiente 3D. Da ottobre 2016 a gennaio 2019 ha lavorato per la fondazione Bartimeus su installazioni interattive per bambini non vedenti e ipovedenti. Nel giugno 2017 ha pubblicato il suo lavoro audiovisivo Avatoms. Un ambiente che traduce in suono gli spettri di assorbimento e di emissione degli atomi. I diversi atomi sono usati come mattoni per la composizione di un paesaggio sonoro. Ha iniziato a insegnare Practical Creative System Design con Max/MSP presso l’Università HKU o Ats Utrecht nel settembre 2016 agli studenti del primo anno di Bachelor Music Technology. Dal 2017 insegna Practical Creative System Design per gli studenti del secondo anno di Bachelor Music Technology presso l’HKU. Oltre a ciò insegna in un corso di composizione algoritmica con l’uso di sistemi caotici ed evolutivi. Nel settembre 2017 ha iniziato il Master in Music Design presso l’HKU. Qui sta ricercando tecniche di composizione algoritmica in musica livecoded con l’uso del suo ambiente livecoding Mercury. Un ambiente che si concentra sull’espressione rapida e pratica, la composizione e la comunicazione di musica livecoded. Nel marzo 2018 inizia la programmazione di una libreria esterna per l’ambiente di programmazione Max/MSP, un progetto in corso in cui svilppa frammenti di codice per composizioni algoritmiche, visual design, sound design in Max. Nel settembre 2018 l’opera audiovisiva in tempo reale Circle of Times è stata esposta durante il Bring Your Own Beamer Festivals (Utrecht NL, Gent BE) e il Golf Festival (Haarlemn NL). Quest’opera audiovisiva esplora molteplici concetti di tempo, nella grafica e nel suono, utilizzando algoritmi di riflessione dei raggi della luce per le immagini e la risonanza orbitale per le strutture ritmiche. Nel novembre 2018 Timo ha debuttato con Mercury durante l’Algorave nell’Ekko (Utrecht NL). Ha suonato all’Overkill Festival di Enschede (dicembre 2018 NL), al TecArt Festival di Rotterdam (febbraio 2019 NL), per la Processing Community Days ad Amsterdam e a Utrecht (gennaio/feb 2019 NL), per Droidcon a Torino (aprile 2019 IT) e per la React Conference Amsterdam (aprile 2019 NL). Ha pubblicato un articolo sull’ambiente Mercury nel gennaio 2019 durante la Conferenza Internazionale sul Live Coding di Madrid (ICLC). Sta attualmente completando il suo Master in Music Design, lavorando a lungo sull’ambiente Mercury, programmando visuals, aggiornando la sua libreria-codice online e insegnando codice creativo.

Elements, l’ascolto della materia

mercoledì 1 aprile 2020
Lugano, LAC, Teatrostudio, 19.00

Luca Congedo, composizione, percussioni, live electronics (prima assoluta) Alberto Barberis, coding, live electronics

Prendendo spunto dalla teoria molecolare sul movimento degli atomi e sulla creazione della materia, in Elements il compositore e performer Pietro Luca Congedo (aka Stone Leaf) utilizza i suoi innovativi automi meccanici per suonare superfici materiche, integrandoli con processi di sintesi ed elaborazione elettronica. Elements rappresenta la seconda tappa di un percorso di ricerca dell’autore, iniziato nel 2013 con l’opera Homoiomèreia (presentata alla Biennale Musica di Venezia nel 20 http://www.stoneleafproject.com/wp­content/uploads/2017/10/materiale-01-BN.jpg 13). Gli automi e gli algoritmi utilizzati rappresentano il risultato di uno studio sulla memoria del gesto: il corpo in azione fa di se stesso una protesi e si espande oltre i suoi confini. Attraverso un’accurata e scrupolosa analisi del suono e della chimica dei materiali vengono individuate le strutture molecolari fondamentali che determinano il ritmo, l’armonia e la forma della composizione, con l’impiego di innovativi sequencer orbitali, sviluppati per l’occasione insieme al compositore e programmatore Alberto Barberis.

Luca Congedo ha studiato percussioni alla Musikhochschule della Svizzera italiana a Lugano, diplomandosi sotto la guida dei professori Mircea Ardeleanu e Bernhard Wulff. Durante il periodo di formazione si è perfezionato con interpreti quali Isao Nakamura, Andreas Boettger, Fritz Hauser, Stuart Gerber, Taijiro Miyazaki, Mike Quinn e Matthias Kaul. Il percorso di studio lo porterà ad intraprendere una lunga fase di sperimentazione sulle percussioni, indagando il rapporto timbro-ritmo del materiale sonoro: le percussioni sono trattate e suonate come una materia armonica. Dal 2002 nascono le sue prime collaborazioni internazionali con musicisti e compositori tra cui Karlheinz Stockhausen, Steve Reich, Alvin Curran, Toshio Hosokawa, Sylvano Bussotti, Michel Jarrel, Martha Argerich e Arturo Tamayo. Il 2004 rappresenta una svolta nella sua carriera e segna l’inizio della sua collaborazione con Karlheinz Stockhausen per la riscrittura della canzone KOMET. Da questa ricerca emerge la necessità di sviluppare e inventare nuove tecniche e teorie di esecuzione, fuse con una ricerca elettronica intesa come rivelazione timbrica. Così, innovativi multi-set portano a strumenti non convenzionali e a sofisticati dispositivi elettronici, da lui stesso concepiti. Ha conseguito il Diploma di Musica Elettronica e Sound Design presso la Musikhochschule della Svizzera Italiana a Lugano e il Museo MAXXI di Roma, sotto la guida del Prof. Fabrizio Rosso. La sua ricerca musicale e artistica, lo porterà all’invenzione dei PERSCULTRONÌC, strumenti musicali espressione della fusione di musica acustica ed elettronica, percussioni e scultura. Partendo dai risultati di questi prototipi sperimentali, l’artista inizia la creazione di opere appositamente progettate per l’automazione. Nel 2013 debutta con Homoioméreia, opera commissionata dalla Biennale di Venezia per la 57a edizione, in cui sono state utilizzate 43 Perscultronics. Nel 2017 fonda il progetto Stone Leaf, che mira a integrare il linguaggio elettronico sperimentale contemporaneo con l’underground / IDM. Dal 2018 collabora con il compositore e programmatore Alberto Barberis, sperimentando performance musicali controllate da innovativi sequencer particellari.

Alberto Barberis è attivo come compositore, performer elettroacustico, chitarrista e code-artist. Ottenuti il diploma e il biennio specialistico in chitarra classica (Torino e Brescia), studia composizione, laurandosi al Master of Arts in Composition and Theory (Lugano), e ingegneria (Politecnico di Torino), stimolato dall’interesse per la musica elettronica e la computer music. Vincitore della Werkjahr 2017 (fondazione Christoph Delz di Basilea), è attualmente assistente del Direttore Artistco di highSCORE Festival, è parte del collettivo di improvvisazione Floating Forest ed è membro dell’associazione ticinese per la musica contemporanea OGGIMUSICA. Recentemente ha lavorato con diversi ensemble di musica contemporanea tra cui l’Ensemble Recherche (D), l’Eutopia Ensemble (IT), e ha partecipato a festival internazionali come Afekt (ET), Nachtstrom (CH), OGGIMUSICA (CH), Maggio Elettrico (IT). Parallelamente all’attività artistica (come compositore, chitarrista-improvvisatore, sound engineer) si occupa dello sviluppo di software musicali. Attualmente insegna Musica Elettronica, Programmazione e Tecnologie al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.

ÂME SÉCHE

Domenica 16 febbraio 2020
Lugano, LAC, Teatrostudio, 19.00

Walter Faehndrich: Viola, voce

Christy Doran: Chitarra elettrica

Remo Schnyder: Sassofono

Benedikt Vonder Mühll: Contrabasso

 

ÂME SÈCHE è un quartetto composto da musicisti di estrazioni stilistiche diverse:

Walter Fähndrich è un compositore e violista attivo a livello internazionale con le sue installazioni musicali, come violista solista e come improvvisatore.

Christy Doran è conosciuto come musicista jazz e improvvisatore e come chitarrista si muove con varie formazioni.

Remo Schnyder è stato influenzato dal free jazz in gioventù, ha studiato musica classica e oggi lavora in varie formazioni come sassofonista e improvvisatore.

Benedikt Vonder Mühll ha studiato jazz, musica classica e improvvisazione ed è attivo come contrabbassista e bassista elettrico in varie formazioni.

ÂME SÈCHE: “I nostri brani sono esplorazioni di spazi e paesaggi musicali e dei loro climi.”

ROSA, il caso Vercesi

Liberamente ispirato a »La vera storia di Rosa Vercesi e della sua amica Vittoria« di Guido Ceronetti

con anahì traversi nel ruolo di Rosa

In una rovente notte d’estate, due donne percorrono a piedi un elegante viale alberato di Torino, ignare di ciò che sta per accadere. È il 18 agosto del 1930 e le due donne sono Rosa Vercesi e Vittoria Nicolotti. A notte fonda qualcuno sente delle urla provenire dall’appartamento all’ultimo piano del n.51, poi il silenzio…

costumi e scenografia > marianna peruzzo
assistenza tecnica > alberto barberis
consulenza scientifica > lorenzo pezzoli
voci > lorenzo pezzoli e luisa jane rusconi
musica > nadir vassena
adattamento scenico e regia > fabrizio rosso

OverLap, a quartet for space travelers

OverLap, a quartet for space travelers

Domenica 12 gennaio 2020
Lugano, LAC, Teatrostudio, 19.00

Durante il concerto verrà anche eseguito uno schema per l’improvviszione composto da Dragos Tara (prima assoluta).

OverLap (Marina Notaro -sassofoni, Matteo Castiglioni -tastiere, Giovanni Ferrazzi -elettronica, Maurizio Gazzola -basso elettrico) consiste in una performance audio-visiva installativa per sassofoni ed elettronica, incentrata sull’idea di ciclicità e ritmo, nel gioco interattivo tra i quattro esecutori e le proiezioni video. L’essenza del progetto consiste nello sperimentare diverse vie di dialogo tra strumentisti d’area differente in una performance che faccia convergere i linguaggi strumentali (classici, ambient, sperimentali, minimalisti e jazz) con l’elettronica nella sintesi del ‘concerto installativo’. Un processo che induce ogni strumentista a sorpassare i propri confini sonori, ascoltare e confrontarsi con gli altri, con il qui e ora del flusso sonoro.

La performance live viene proposta in forma ibrida di installazione multimediale, coadiuvata da una struttura costruita appositamente per lo spazio e su cui verranno proiettati video che interagiscono con la musica creando un dialogo narrativo, svincolato da puri collegamenti sinestetici, per arrivare a un livello di narrazione liberato da accademismi e aperto costantemente a nuovi dialoghi. La diffusione sonora avviene tramite un sistema di spazializzazione del segnale su quattro diffusori. Partendo dal concetto di micro, come la più piccola parte costituente di un tutto, e da quello di macro, come struttura complessa del tutto, l’intenzione dei performer è quella di costruire una narrazione sonora e visiva in tensione tra queste due visioni.

Marina Notaro inizia lo studio del Saxofono presso la banda musicale G. Verdi di S.Agata Militello (ME), prosegue poi gli studi presso i Conservatori V. Bellini di Palermo con il M° Gaetano Costa e G. Verdi di Milano dove si diploma a pieni voti sotto la guida del M° Daniele Comoglio e consegue la laurea specialistica di II livello con 110 e lode presentando il progetto sperimentale In_Search per saxofoni ed elettronica. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento con Maestri di fama internazionale quali Jean-Marie Londeix, Vincent David, Mario Marzi, Claude Delangle, Pascal Bonnet, Fabrizio Mancuso, e altri. Svolge un’intensa attività concertistica da solista e con diverse formazioni esibendosi con importanti orchestre quali Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, in prestigiosi teatri quali Teatro alla Scala di Milano, Teatro degli Arcimboldi, Teatro dal Verme, Teatro di Verdura, Teatro Litta, M.U.D.E.C., LAC di Lugano, Teatro di Bastia (Corsica), ecc.. Il suo progetto di musica elettronica In_Search risulta vincitore di una borsa di studio europea e viene inoltre selezionato per una performance all’interno della stagione di Spazju Kreattiv (Valletta-Malta). Dal 2017 collabora stabilmente con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Nell’Agosto 2017 viene invitata per una tournée in Cina dove si esibisce da solista in prestigiosi Teatri come Harbin Grand Theatre, Tianjin Grand Theatre e Yangzhou Concert Hall. Affianca l’attività concertistica con quella didattico-pedagogica, e a Giugno 2017 consegue con il massimo dei voti il Master of Arts Music Pedagogy del prestigioso Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Dal 2014 è docente di saxofono presso le scuole medie a indirizzo musicale e presso varie Masterclass di Perfezionamento musicali.

Matteo Castiglioni consegue la laurea biennale e triennale in musica elettronica e sound design presso il Conservatorio di Milano con 110 e lode. Con il duo t.e.s.o., il trio ‘Studio Murena’ e la laptop orchestra ‘1h20nein’ pubblica, tra il 2014 e oggi, sei album in studio, in parallelo all’attività discografica produce numerosi concerti audiovisivi tra cui un progetto per il conservatorio di Birmingham, il museo del ‘900, la Triennale, l’Auditorium San Fedele e la Fabbrica del Vapore di Milano. In parallelo alla produzione musicale, progetta installazioni audiovisive e opere site specific per il palazzo Litta e lo spazio Cobianchi di Milano, la Michigan Technological University e il Palazzo Ducale di Genova. In parallelo a queste attività produce le video-scenografie per le opere liriche ‘Elisir D’amore’ (2017), ‘Alfred Alfred’ (in collaborazione con l’accademia di Brera) (2016), ‘Amor y odio’ (2016), ‘Cantor Caffè’ (2016), e altre.

Giovanni Ferrazzi alias Nowhen è un musicista elettronico di Brescia (IT). Con studi di musica classica e jazz pregressi, si laurea nel 2017 in musica elettronica al Conservatorio di Milano. A gennaio 2016 ha pubblicato il suo primo LP ‘Wohnen’ su Marjucha Sound.

Maurizio Gazzola nasce nel 1995 in provincia di Cuneo, musicista, compositore ed esecutore. Diplomato al Liceo Musicale Ego Bianchi di Cuneo in pianoforte (’14), studia tutt’ora al Conservatorio G. Verdi di Milano Composizione Elettronica, indirizzo Audio e Multimedia. Produce per il collettivo ‘Studio Murena’, con il quale sta lavorando al secondo disco in studio.

Dragos Tara divide la sua attività artistica tra la composizione e l’improvvisazione, come contrabbassista e musicista elettronico. Le sue collaborazioni musicali ed extra-musicali sono motivate da un interesse nei confronti della teoria del gioco, dai riti sociali, e dall’interesse all’estensione dei tradizionali strumenti acustici per mezzo dell’elettronica. E’ co-fondatore e membro dell’Association Rue du Nord e della Compagnie du Phonoscope, ed è membro della Compagnie CH.AU. Vive a Losanna.

La forme de l’âme

venerdì 13 dicembre 2019
sabato 14 dicembre 2019

20:30

TEATRO FOCE
VIA FOCE 1
LUGANO

Performance e coreografia: Elena Boillat
Musica e suono: Nadir Vassena
Voci e testi: Jean-Luc Nancy
Regia e proiezioni: Fabrizio Rosso

PREZZO: CHF 20.- (15.-, Prevendita: Sportello Foce

Una coproduzione OGGIMUSICA e UTOPIANBODY.ORG
In collaborazione con: Conservatorio della Svizzera italiana

Neuma ensemble

Neuma ensemble

Domenica 10 novembre 2019
Lugano, LAC, Teatrostudio, 19.00

Dominique Vellard – tenore
Giacomo Schiavo – tenore
Marcus Weiss – sassofono
Pierre-Stéphane Meugé – sassofono
Ecole de Notre-Dame de Paris: Mundus Vergens in Defectum
Igor’ Stravinskij: Lied Ohne Name
Codex Las Huelgas: Benedicamus cum cantico
John Cage: Sonata for 2 voices, secondo movimento
Ècole de Notre-Dame de Paris: Benedicamus, per due voci
Johann Sebastian Bach: Canon a la duodecima in contrapunto alla quinta, e Canon alla octava dall’Arte della Fuga
Dominique Vellard: Malagueña
Béla Bartók: Duos pout violons n°19 e n°6, n°11 e n°33
Anonimo: Quan la Pastora, canzone occitana
Alexander Agricolas: Da Pacem Domine
Laude italiana: Ognon m’entenda
Roland de Lassus: Fantaisie
Josquin des Prés: Belle, pour l’amour de vous
Guillaume de Machaut: Quant ma Dame, Ma fin est mon commencement et mon commencement ma fin
Nadir Vassena: Duetti

RAVEL Reloaded

Per l’ultimo Reloaded della stagione Early Night Modern ospita un altro strumento che viene da lontano nei tempi – uno strumento oggi forse un po’ snobbato, relegato e a volte bistrattato nell’ambito didattico – ma che sa trasformarsi e trasfigurarsi. I flauti dolci di Antonio Politano – e soprattutto i modelli Paetzold – possono raggiungere sonorità gravi e conturbanti, far dimenticare lo stereotipo sonoro dello strumento e, come gli antichi strumenti aerofoni, sorprendere con inattese emozioni percettive.