Mese: Aprile 2021

ALFA-BETH

per ensemble, live electronics e visuals

Matteo Manzitti e Alberto Barberis, composizione

Eutopia Ensemble (Elisa Azzarà, flauto; Edoardo Lega, clarinetto; Corinna Canzian, violino; Federico Bagnasco, contrabbasso; Valentina Messa, pianoforte)

Rajan Craveri, visual art

Descrizione:

Alfred Kallir, universalmente noto come il maggiore studioso al mondo dei segni alfabetici, ha mostrato la natura molteplice delle lettere dell’alfabeto, che definisce “immagini decadute” prima ancora di essere gli ingredienti significanti del messaggio verbale. Kallir chiama in causa la “semantica bisferica” per spiegare la natura dei segni alfabetici, una semantica fondata sia sull’immagine che sul suono. Uno degli aspetti più interessanti indagati è quello relativo all’ordine specifico che le lettere hanno avuto nell’alfabeto, quest’ordine risponde ad una “storia cifrata” dell’umanità che si dipana proprio a partire dalla lettera A. Considerando l’importanza dell’ordine alfabetico, Alfa-Beth intende indagare la forza e le proprietà delle singole lettere cercando di costruire una “drammaturgia sonora” dell’alfabeto, una drammaturgia che si faccia carico anche degli aspetti simbolici della “semantica bisferica”, utilizzando quindi il suono e l’immagine contemporaneamente. Questo “tenere insieme”, che è la proprietà “simballica” delle lettere, sarà di fatto anche un fondamentale ingrediente metodologico, non solo perché il progetto nasce “a quattro mani” dalle menti di Matteo Manzitti e Alberto Barberis, ma anche perché vedrà la presenza dell’acustico e dell’elettronico, del vocalico e dello strumentale.  

Bio:

L’Eutopia Ensemble nasce nel 2012 a seguito dellincontro di un gruppo di musicisti di formazione classica, compositori e strumentisti, che hanno condiviso il sogno di confrontarsi con realtà diverse dalle usuali cornici della musica classica. Il nome Eutopia vuole suggerire, rispetto al concetto di utopia, che ci sono sogni che possono essere realizzati. Negli ultimi anni l’Ensemble ha realizzato cinque edizioni del Festival Le Strade del Suono. Fra le tante musiche eseguite da ricordare la prima nazionale di WTC9/11 di Steve Reich, i Luoghi Immaginari di Fabio Vacchi, L’Histoire du Soldat di Stravinsky, Vortex Temporum di Gèrard Grisey e Professor Bad Trip di Fausto Romitelli. L’ensemble è anche molto attivo nel campo del teatro musicale, basti ricordare la rappresentazione di In The Penal Colony di Philip Glass, la prima assoluta di Love Hurts di Nicola Moro al Teatro Piccolo di Milano e la prima europea dell’Opera Song from Uproar dell’americana Missy Mazzoli andata in scena al Festival Musiktheatertag di Vienna nel Giugno 2018. Il centro del far musicadellEnsemble è la ricerca di collegamenti, significati, terre di confine, una ricerca che ha portato a diverse collaborazioni con artisti visuali: Pietro Puccio, Gregorio Giannotta, Luca Serra tra gli altri. L’Ensemble ha inoltre collaborato con solisti di caratura internazionale quali il baritono Maurizio Leoni, il soprano Livia Rado e il chitarrista Gilbert Imperial. Lensemble è stato ospite e sarà ospite di prestigiose realtà italiane e straniere: Oggimusica di Lugano, Stagione della Normale di Pisa, Concerti a Tetro di La Spezia, Festival CeMe di Tel Aviv. 

Matteo Manzitti studia composizione al Conservatorio di Genova con Carlo Galante. Al conservatorio di Milano conclude il percorso di studi sotto la guida di Fabio Vacchi. Successivamente segue un Master sull’orchestrazione con Paolo Furlani a Firenze, prima di trasferirsi a Lugano per seguire i corsi del Master of Arts in Composition and Theory sotto la guida di Nadir Vassena, Sylvane Sapir e Giovanni Verrando. Ha partecipato a varie Masterclass con nomi quali Peter Maxwell Davies, Yuri Kasparov, Azio Corghi, Franck Bedrossian. Studia direzione d’orchestra con Yoichi Sugijama e Sandro Gorli. Ha scritto musica per il teatro in prosa, “Tucholsky Cabaret”, in prima nazionale al Teatro Hop Altrove di Genova, Ceneri alle ceneriper il teatro Franco Parenti di Milano e il teatro Massimo di Palermo, Fridaper il Roma Fringe Festival. Ha scritto un’opera lirica, Invisibilisul tema dell’immigrazione che ha ottenuto il Patrocinio della Presidenza della Repubblica e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite. Importanti istituzioni musicali hanno richiesto i suoi lavori strumentali: l’Ensemble Sentieri Selvaggi, la Filarmonica di Torino, i Cameristi della Scala, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Unione Musicale di Torino, Società dei Concerti de l’Aquila, l’Ensemble Conducus, Ensemble Recherete, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Genoa Vocal Ensemble, Etymos Ensemble, Xenia Ensemble, e l’Accademia Filarmonica Romana. Nel Luglio del 2017 è andata in scena nel prestigioso festival Tete a Tete di Londra “Deeply”, opera per attrice, soprano  sbarcata in Italia nel 2018. La sua musica è pubblicata da Sconfinarte. E’ direttore musicale dell’Eutopia Ensemble e direttore artistico de Le Strade del Suono”,  festival di musica contemporanea che si tiene nel territorio ligure e genovese. 

Alberto Barberis è attivo come compositore, performer elettroacustico, regista del suono e code artist. Ottenuti il diploma e il biennio specialistico in chitarra classica (Torino e Brescia), studia composizione, laurandosi al Master of Arts in Composition and Theory e ottenendo il MAS (Master of Advanced Studies) in Composizione (Lugano). Parallelamente affronta un percorso di studi in ingegneria (Torino) nel campo delle telecomunicazioni, dei nuovi media e della computer vision, stimolato dallinteresse per la musica elettronica, la computer music e larte generativa. Vincitore della Werkjahr 2017 (fondazione Christoph Delz di Basilea), è attualmente assistente del Direttore Artistco dellhighSCORE Festival, è parte del collettivo di improvvisazione Floating Forest (collaborando stabilmente con il produttore elettronico Bienoise), ed è membro dellassociazione ticinese per la musica contemporanea OGGIMUSICA. Allattività artistica in festival nazionali e internazionali (Nachtstrom – CH, Afekt – ET, Maggio Elettrico – IT, Tanzwoche Dresden – DE, Oggimusica – CH, Elettcropark – IT, Oceano Indiano / Teatro di Roma – IT) affianca lo sviluppo di software e applicazioni dedicate allaudio, alla spazializzazione del suono e alla didattica musicale e linsegnamento presso il Conservatorio della Svizzera Italiana (“Tecnologie per la didattica musicale”, “Musica elettronica e programmazione”, Live Electronics”). Nelle sue creazioni combina gli strumenti acustici, quelli elettronici, larte digitale e la programmazione, con una personale tensione biologica’.

Rajan Craveri è specializzato nella creazione di sistemi interattivi per l’arte, e nella generazione di immagini in tempo reale. Lavora nel campo dello spettacolo dal vivo e delle installazioni multimediali per musei, gallerie darte contemporanea e grandi eventi. Attualmente Rajan Craveri è uno dei massimi esperti di Jitter (ambiente di programmazione multimediale anche noto con il nome di Max/MSP) sia a livello nazionale che internazionale. Ha insegnato in diverse città’ d’Italia tra cui Milano, Bergamo, Brescia e a Torino. Ha conseguito la qualifica professionale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e ha approfondito i suoi studi a New York, a Porto e a Bergen. Nel 2006, insieme alla coreografa Serena Zanconato, fonda Micron, compagnia che opera tra danza, arti visive e tecnologia. Collabora costantemente con coreografi, compositori, musicisti, danzatori, registi, poeti, video artisti per la produzione di spettacoli ed installazioni multimediali e interattive. Ama la collaborazione, larte performativa e la natura e in particolar modo il mondo delle api.

Ruth Killius

Descrizione:

Anche se la letteratura solistica per viola non può competere con quella per violino o violoncello, il fascino dello strumento ad arco dal suono morbido e caldo ha attraversato i secoli indenne, fino ad affermarsi e ad acquisire una propria individualità nel secolo scorso. Il programma di Ruth Killius lo dimostra presentando alcuni dei capisaldi della rinascita violistica novecentesca, come le Sonate di Hindemith e di Zimmermann o la sequenza di Berio. In prima esecuzione un nuovo lavoro di Nadir Vassena dedicato alla memoria di Erik Oña, compositore argentino recentemente scomparso.

Bio:

Ruth Killius, in seguito al conseguimento degli studi con Ulrich Koch e Kim Kashkashian, si esibisce in qualità di solista con orchestre rinomate, tra cui la Boston Symphony Orchestra, la Residentie Orkest Den Haag, la Budapest Festival Orchestra, la Basler Sinfonieorchester, la Wiener Kammerorchester e la MDR Sinfonieorchester Leipzig. Killius viene regolarmente invitata a festival di rilievo, quali il Festival di Lucerna, il Schleswig-Holstein Musik Festival, lEdinburgh International Festival o ancora lHelsinki Festival. Inoltre, partecipa a svariate prime mondiali, tra le quali quelle del trio darchi di Brian Ferneyhough e del quartetto con oboe di Elliott Carter. Su commissione del Festival di Salisburgo, Heinz Holliger dedica a Ruth Killius e a Thomas Zehetmair la sua composizione Janus. La Killius duetta anche in numerosi concerti con Thomas Zehetmair sui palchi di tutti i grandi centri musicali. Ed è proprio con questultimo che nel 1994 fonda il Quatuor Zehetmair, il cui recente CD con quartetti di Hindemith e di Bartók ottiene il «Diapason dOro dellanno». Inoltre, la sua incisione del 1° e 3° quartetto di Robert Schumann si è distinta per aver conseguito il Gramophone Award (Record of the Year). Nel 2011 registra con Thomas Zehetmair presso la EMC alcune opere di Bartók, Holliger, Scelsi, Killius et Martinů, incidendo pure delle opere di Elliott Carter e Isang Yun con Heinz Holliger e Thomas Demenga. La sua registrazione della Sinfonia Concertante di Mozart con lOrchestra of the Eighteenth Century e sotto la direzione di Frans Brüggen viene prodotta dalla Label Glossa. Dal 2001 al 2003, Ruth Killius ha insegnato viola alla Johannes-Gutenberg-Universität di Magonza.

Nadir Vassena, nato a Lugano nel 1970, ha studiato composizione a Milano con Bruno Zanolini e a Feriburg i.B con Johannes Schöllhorn. Nel 1993 partecipa ai corsi di composizione di Royaumont tenuti da Brian Ferneyhough. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra i principali: Wettbewerb des Westdeutschen Rundfunks, Hochschule der Künste-Berlin, Mozartwettbewerb Salzburg, Christoph Delz-Stiftung, Stipendiat der Akademie Schloss Solitude Stuttgart, Mitglied des Istituto Svizzero di Roma, Kompositionsstipendium der Stiftung Landis & Gyr. Dal 2004 al 2011 cura, insieme a Mats Scheidegger, la direzione artistica dei Tage für neue Musik di Zurigo.Eprofessore di composizione al Conservatorio della Svizzera Italiana (Scuola universitaria di musica).

Lorenzo Reggiani

Lorenzo Reggiani, chitarra classica

Data ancora da stabilire

Programma:

Johann Sebastian Bach (1685-1750) Suite in la minore BWV 995

Alexandre Tansman (1897-1986) Hommage à Chopin

Nadir Vassena (1970*) – anatomie dellacqua

John Dowland (1563 – 1626) – Fantasia N.3

Leo Brouwer (1939) Hika in memoria di Takemitsu

Dusan Bogdanović (1955-) – Jazz Sonata

Josquin Schwizgebel – commissione Oggimusica (prima assoluta)

Bio:

Born in Lugano in 1995, Lorenzo Reggiani started to play the guitar at the age of six, attending lessons at the Conservatorio della Svizzera Italiana. After finishing high school, he moved to Lausanne to start his professional music studies at HEMU Lausanne with Dagoberto Linhares. After completing his masters degree in 2019, he moved back to Lugano and is currently doing a Master in Advanced Studies with Lorenzo Micheli. He has participated in many national and international competitions, including the SJMW (CH), the EGTA (CH), the Salieri competition (IT) and the Rocco Perugini competition (IT). Performing both solo and with an ensemble, he obtained several first prizes. As a result of these competitions, Lorenzo was given the opportunity to play at festivals and concert halls in numerous countries such as Switzerland, Italy, Germany, France and Portugal. During his studies, he also had the chance to take part in various masterclasses with M. O. Ghiglia, A. Pierri, R. Dyens and M. Socias.

Fu durante un apprendistato come stuccatore-pittore nella riviera vodese che Josquin Schwizgebel fece i primi passi nel mondo della chitarra elettrica. Lascia presto i sentieri segnati dell’interpretazione e comincia a comporre, a volte per la sua rock band, a volte per progetti personali. Dopo aver completato il suo apprendistato, ha in programma di seguire una formazione professionale presso una scuola di musica jazz e contemporanea. Tuttavia, la scuola chiude i battenti l’anno in cui si iscrive. Ha poi iniziato a suonare la chitarra classica e un anno dopo è entrato alla Haute Ecole de Musique de Lausanne. Questa svolta musicale gli ha permesso di sviluppare una sensibilità diversa e di arricchire il suo universo sonoro. Desideroso di scoprire nuovi orizzonti, Josquin trascorre un anno a Berlino, dove studia alla Hanns Eisler School of Music. Tornato in Svizzera, ha conseguito il Bachelor, poi il Master nella classe di George Vassilev, che lo ha fortemente incoraggiato a continuare il suo lavoro di composizione. Si è poi iscritto all’Università delle Arti di Berna, dove ha iniziato un Master in composizione, che ha completato nel settembre 2018. Josquin scrive per vari gruppi di musica da camera in diversi stili. Mescolando profondità, intensità e leggerezza, il suo linguaggio sottile invita a immergersi in un universo originale con riflessi poetici. Nel 2017 collabora con Julien Vergère alla creazione della musica originale per lo spettacolo “Avec elle” scrivendo per orchestra d’archi, chitarre, pianoforte e percussioni. Il CD è stato registrato da George Vassilev nel prestigioso music hall della Heure Bleue di La Chaux-de-Fonds.